Pubblicato il nuovo paper dello Spoke 3: identificati quattro biomarcatori della fragilità e della sopravvivenza

È stato pubblicato un nuovo contributo scientifico del progetto Age-It, sviluppato dai ricercatori dello Spoke 3 nell’ambito del Work Package 3 (WP3), tra cui Maria Conte e Stefano Salvioli, che offre importanti risultati sul tema della fragilità e della sopravvivenza nell’invecchiamento. Lo studio propone quattro biomarcatori – GDF15, FGF21, sRAGE e NfL – come indicatori significativi dello stato di fragilità e della probabilità di sopravvivenza nella popolazione anziana.

La fragilità rappresenta una condizione complessa, legata al declino delle funzioni fisiologiche, che espone le persone anziane a un maggiore rischio di disabilità, ospedalizzazione e mortalità. Partendo da questo quadro, i ricercatori di Age-It hanno indagato l’associazione tra questi quattro biomarcatori, già noti per essere legati all’età e alle patologie età-correlate, e l’indice di fragilità (Frailty Index – FI) in soggetti residenti in comunità.

I risultati dello studio dimostrano che i livelli plasmatici di GDF15, NfL, FGF21 e sRAGE possono fornire informazioni supplementari e predittive sullo stato di salute degli individui anziani rispetto al solo FI, permettendo di costruire un algoritmo utile alla valutazione della fragilità e alla stima della sopravvivenza. Questo approccio integrato risponde agli obiettivi centrali del WP3 di Age-It, volto a sviluppare strumenti di misurazione più precisi e personalizzati per la fragilità, in linea con una medicina dell’invecchiamento sempre più predittiva, preventiva e personalizzata.

Scopri lo studio completo qui 

Il contributo sottolinea ancora una volta l’importanza dell’interdisciplinarità nella ricerca promossa da Age-It, e rafforza il ruolo del progetto nell’identificazione di nuovi strumenti scientifici per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione.

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